3 strategie per utilizzare al meglio Google Adwords

Accanto alle campagne Facebook e alle strategie SEO troviamo molto spesso Google Adwords come valido strumento per raggiungere gli obiettivi di business dell’azienda e incrementare il fatturato. Uno strumento complesso e dotato di moltissime funzionalità e parametri da conoscere nel dettaglio per gestire nel migliore dei modi una campagna e generare conversioni.

Il modo migliore per avvicinarsi ad Adwords è studiare la funzione per poi testarla, vedendo sul campo se ha effetti positivi sulla nostra campagna, partendo sempre da una precisa strategia di marketing. Il tutto va fatto con costanza quotidiana in quanto il mondo del marketing online cambia rapidamente e sono davvero tanti gli aggiornamenti della piattaforma.

Pensiamo ad Adwords come ad una macchina: all’inizio scegliamo le caratteristiche della campagna sulla base degli obiettivi desiderati, dei risultati da ottenere e come per la macchina selezioniamo e ci concentriamo sulle funzionalità che fanno a caso nostro. Magari a un certo punto ci accorgeremo in corsa che dobbiamo cambiare qualcosa e la campagna va costantemente seguita per essere ottimizzata e adattata e portare realmente all’aumento del fatturato.

Vediamo quindi 3 strategie per l’ottimizzazione della campagna Adwords.

Google-Quality-Score

Il Quality Score di Google.

Strategia 1: l’imbuto delle keyword

Ogni giorno il 15% delle ricerche sono nuove e quindi mai fatte prima ed è quindi essenziali cominciare le proprie campagne con un buon set di parole chiave a corrispondenza generica e analizzarle poi a distanza di pochi giorni. Se trovate keyword assolutamente non pertinenti inseritele come keyword negative a livello di campagna o gruppo di annunci, ripetendo questa operazione con frequenza per tenere pulita la campagna.

Strategia 2: la bilancia della visibilità

Essere primi su Google Adwords non è sempre essenziale, quello che conta sono infatti le impression generate dalla vostra campagna e il numero di volte che il vostro annuncio viene pubblicato rispetto a quello della concorrenza.

Grazie ai report Adwords potrete facilmente capire la quota di impressioni nella rete di ricerca, la quota di impressioni corrispondenze esatte nella rete di ricerca, la quota persa perché il ranking delle parole chiave è basso e quella persa perché il budget è inferiore rispetto a quello dei competitor.

Grazie a questi dati possiamo lavorare al quality score delle parole chiave eliminando quelle con punteggio inferiore a 5 e aggiungendo un lavoro su annunci e landing page o pagine del sito web.

Terza strategia: impostare gli obiettivi di conversione

Come per ogni attività di web marketing è importante capire quanto la campagna stia incidendo sugli obiettivi di business dell’azienda ed ecco quindi perché è importante impostare uno o più obiettivi di conversione, scegliendo tra quelli di vendita, di contatto o di altro genere.

Solo a questo punto puoi massimizzare l’efficacia delle parole chiave che generano le conversioni desiderate migliorandone il punteggio di qualità: si lavora su elementi interni alla campagna (struttura, annunci, corrispondenza keyword) ed esterni (pagine del sito, landing page). Solo a questo punto si interviene sul CPC in modo da aumentare il numero di conversioni.

Come vedete gestire un account Adwords è un’operazione complessa che richiede studio e lavoro costante sulle campagne e non può essere lasciata all’improvvisazione. E voi state ottenendo risultati dalle vostre campagne?