Definire i KPI dell’ecommerce significa capire se il progetto sta avendo successo e se l’ecommerce ha la possibilità di ottenere vendite e conversion distinguendosi dalla concorrenza. Quali dati analizzare? Vediamo i principali, per poi concludere con una riflessione sull’importanza del content marketing per ecommerce.

Ecommerce KPI: il bounce rate

Il bounce rate indica la frequenza di rimbalzo e si tratta di una delle più importanti metriche per misurare il successo dell’ecommerce. Per monitorarlo è sufficiente accedere a Google Analytics, ma cosa indica?

Il bounce rate indica il rapporto tra numero totale di persone arrivate sul sito web e quelle uscite dopo aver visitato un’unica pagina.

Conversion Rate: la metrica del ROI

Tra le metriche maggiormente legate al ROI – Return on Investment – abbiamo il conversion rate o tasso di conversione dell’ecommerce. Si tratta del numero che permette di capire quanto acquistano gli utenti che arrivano sul sito web e si calcola dividendo il numero totale di visitatori per il numero totale di conversioni.

Tasso di abbandono: il dilemma dell’ecommerce manager

Quando le persone arrivano sull’ecommerce, navigano, guardano le pagine allora il bounce rate è basso. Ma se dopo aver inserito il prodotto in un carrello non acquistano, allora è importante valutare l’efficienza dell’ecommerce. Perché si abbandona il carrello? Distrazione, sistema di check out complesso, condizioni di vendita poco chiare… i motivi sono tanti.

KPI Ecommerce: come migliorarli con il Content Marketing

Il miglior modo per fare Content Marketing per un ecommerce è aprire un blog aziendale, pensato per intercettare le domande del pubblico e dare risposta alle esigenze di chi deve o vuole acquistare determinati prodotti e servizi.

L’obiettivo del blog per ecommerce è trasformare il sito in una fonte autorevole, ma per far questo è importante lasciare alle schede prodotto il compito di intercettare le keyword commerciali e far lavorare il blog con le keyword informazionali. Si tratta di parole chiave che non hanno un immediato intento di vendere, ma servono a fidelizzare il visitatore e farlo tornare sullo shop per acquistare.

Oltre al blog per ecommerce, il Content Marketing per chi vende online comprende gli User Generated Content. Tuttavia, sono ancora pochi i siti che, in Italia, dedicano ai contenuti creati dal pubblico una sezione del sito. Pensiamo a immagini e video che mostrano il contesto d’uso di prodotti e servizi o alle recensioni e alle testimonianze di chi ha ottenuto importanti vantaggi dopo l’acquisto. In questo caso il numero di siti che si affida alla riprova sociale è maggiore.

Lavorare sull’ecommerce è fondamentale e concludo questo post con un dato. A fine 2021 l’ecommerce vedrà una crescita ulteriore del 14,3% con un totale di 611 miliardi di dollari di vendite generati dal canale online. In altre parole, investire nell’ecommerce significa fare un investimento capace di portare importanti ritorni, contattami per scoprire come realizzare schede prodotto capaci di farti aumentare le vendite coinvolgendo l’utente e conquistando la sua attenzione in un mondo online sempre più affollato.