Il piano editoriale: obiettivi e fasi per realizzarlo
L’obiettivo della tua attività sui social media e del tuo blog è solo uno: vendere il tuo prodotto e servizio e aumentare il fatturato, magari con un lavoro di lead generation oppure posizionando la tua attività con il content marketing. Un processo all’apparenza davvero semplice: tu scrivi, le persone ti leggono, cliccano sulla call to action e mandano la loro email per chiedere un preventivo o acquistare direttamente un prodotto o un servizio. Nella realtà invece si tratta di un processo complesso che richiede una gestione strategica puntuale.
Il tuo blog così come le tue pagine sui social media hanno bisogno di una guida e questa guida è il piano editoriale. Ma come si realizza? Lo vediamo assieme in questo post.
Cominciamo col definire il piano editoriale come quel documento che riassume tutti gli elementi da pubblicare sui social media e sul blog, in poche parole un file di testo che porta a scrivere contenuti necessari alle persone che leggono e con cui si vuole accorciare le distanze. In questo caso blog e social media si inseriscono nel processo di inbound marketing anche grazie alla SEO.
Innanzitutto per scrivere contenuti di qualità devi conoscere il progetto, il prodotto, il servizio di cui parlerai al potenziale pubblico , ma anche le idee, i principi, le fondamenta alla base dell’attività professionale. Per conoscere nel dettaglio il progetto devi effettuare un’analisi Swot che permette di raccogliere e gestire le informazioni abbinata all’analisi dei competitor per anticipare gli altri.

Esempio di diagramma per l’analisi SWOT
Piano editoriale: partire dagli obiettivi di social media e blog
Per realizzare un piano editoriale vincente devi avere ben in mente gli obiettivi da raggiungere, specie se utilizzi il blog e i social media come strumenti professionale di marketing. Il principale obiettivo che tutti inseguono è generare nuove vendite, magari attraverso landing page che portano le persone a passare da visitatori a clienti. Ma ci sono anche obiettivi indiretti come aumentare la brand awareness o fare customer care.
Ad ogni obiettivo devono poi corrispondere KPI solidi che puoi ricavare da Google Analytics, ad esempio il bounce rate e il tempo di permanenza sui contenuti, le visite alla landing page, la compilazione del contact form, il numero di link in entrata, il numero di iscritti alla newsletter. Un consiglio? Dare un lasso di tempo chiaro in cui si vogliono raggiungere gli obiettivi e definire le azioni concrete e le attività per conseguirli.
Piano editoriale: il target
Per scrivere bene e produrre grandi contenuti devi conoscere il target, il pubblico, gli utenti che vuoi raggiungere. Se vuoi link in ingresso scrivi contenuti capaci di ottenere collegamenti ipertestuali, se vuoi fare lead generation scrivi post utili che guidino il tuo target verso la landing page. Ti stai chiedendo come si studia il target? Devi fare un’attenta attività di raccolta informazioni per descrivere nel migliore dei modi le reader personas, raccogliendo dati che arrivano da fonti private come Google Analytics e Facebook Insights ma anche le ricerche interne al tuo blog. Ma anche da fonti pubbliche analizzando le query che generano maggior traffico e il cui studio ti permette di entrare nell’universo dei potenziali lettori e individuare cosa vogliono le persone: io consiglio di utilizzare i gratuiti Ubersuggest e Google Trends o i più avanzati Semrush e SEOZOOM.
Piano editoriale: contenuti
Tutto questo lavoro di analisi ha come obiettivo quello di conoscere i gusti dei lettori per creare contenuti di qualità. Ora infatti si tratta di capire cosa pubblicare sul blog creando una mappa mentale che parte dalla riflessione sul progetto e sui valori aziendali. Ogni ramo della mappa rappresenta un aspetto specifico e particolare del tema da affrontare e permette di individuare i topic da affrontare negli articoli.
Piano editoriale e calendario editoriale
C’è spesso confusione tra il piano e il calendario editoriale, ma per fare chiarezza posso dire che il primo comprende il secondo: un percorso utile a gestire le pubblicazioni nel corso del tempo e che rappresenta il lavoro da svolgere per raggiungere gli obiettivi. Nel calendario editoriale segneremo data di pubblicazione, titolo, tag e categoria, keyword principale e fonti e per realizzarlo è sufficiente un file Excel.
Nel corso del tempo il piano editoriale cambierà sulla base dei risultati ottenuti in quanto il web è un universo in continuo mutamento e lo stesso vale per la mappa mentale che si evolverà sulla base dei nuovo dati ottenuti dalla ricerca nelle community e i SEO tool.
Come vedi definire i contenuti da pubblicare online è un lavoro complesso che necessita una fase di ricerca e analisi imprescindibile se si vuole che i post pubblicati sul blog e sui social media attirino traffico utile e supportino il sito nella generazione di nuove conversioni.
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